Alle aspettative a cui conformarsi e ricerca di una propria identità potrebbero essere i fattori scatenanti di diversi episodi, spiega la psicologa Elisa Caponetti
Martina Colombari e Billy Costacurta sono due personaggi pubblici ma sono anche e soprattutto due genitori che stanno vivendo un momento di profondo dolore e difficoltà. Essere un personaggio noto è un’esperienza complessa che presenta una serie di vantaggi e svantaggi significativi.
L’impatto della fama sulla vita privata
Ogni individuo vive questa situazione in modo unico, a seconda della propria personalità, delle circostanze e del modo in cui gestisce la fama, certo è che comunque si deve affrontare una considerevole invasione della propria vita privata. L’esposizione pubblica rende vulnerabili a critiche e attacchi, andando a colpire anche la vita personale. Nell’epoca in cui viviamo, dove tutto è diventato ossessione e voyerismo diventa difficile preservare questioni private, si vive sotto il costante scrutinio dei media e del pubblico.
Occorrerebbe tenere a mente che, anche se la loro vita privata può suscitare interesse, dovrebbe esistere anche il rispetto per questioni personali difficili. Con l’era digitale, le interazioni sui social media complicano ulteriormente la questione della tutela della propria intimità. Ma ciò che ha destato l’attenzione della stampa e delle persone è comunque un fatto doloroso che coinvolge una famiglia e tutto questo dovrebbe riguardare soltanto loro. L’esposizione mediatica può produrre un forte impatto sulla gestione di questioni familiari importanti e ciò può causare stress e ansia tra tutti i membri della famiglia coinvolti creando ulteriori difficoltà nella gestione e risoluzione del problema.
Il benessere emotivo e la pressione esterna
Tutelare il benessere emotivo dei componenti della famiglia dovrebbe essere la priorità. Occorrerebbe anche tenere a mente che l’attenzione dei media e delle persone può generare pressioni esterne, influenzando le decisioni familiari, i membri della famiglia potrebbero sentirsi obbligati a rispondere a questioni pubbliche piuttosto che affrontare le proprie necessità interne. Si può inoltre temere di venire giudicati o fraintesi dal pubblico, rendendo difficile la comunicazione autentica.
La rappresentazione mediatica di una situazione può anche distorcere la realtà, portando a malintesi ma può anche influenzare i rapporti all’interno della famiglia. Le divergenze di opinioni su come affrontare la situazione possono intensificarsi, creando tensioni. Si possono infine, anche attirare critiche e commenti negativi, creando un ambiente emotivamente carico. In questa delicata situazione è importante riuscire a sviluppare strategie di comunicazione per affrontare l’esposizione mediatica, decidendo cosa condividere e cosa mantenere privato, in questo senso assume significato l’ultimo messaggio postato da Martina Colombari.
La pressione sui figli di genitori famosi
Di questa triste e difficile vicenda sappiamo solo ciò che ha messo in evidenza il mondo mediatico: un ragazzo adolescente che ha iniziato ad avere comportamenti devianti e contrasti con la propria madre. Avere due genitori popolari e di successo può influenzare profondamente l’esperienza di un adolescente. Sebbene ogni individuo reagisca in modo diverso, ci sono alcune dinamiche e problemi che possono emergere. Ecco alcuni dei più comuni. La pressione e l’aspettativa di dover raggiungere un livello di successo simile a quello dei propri genitori può generare una pressione significativa.
Questo può portare a stress, ansia e paura del fallimento, ma anche il viversi un confronto costante con loro. Il ragazzo potrebbe sentirsi costretto a paragonarsi ai genitori o ad altri coetanei di successo, portando a sentimenti di inadeguatezza o di inferiorità. Potrebbe avere difficoltà a sviluppare una propria identità e senso di sé, specialmente in un contesto in cui i genitori sono figure pubbliche. Potrebbe aver paura di non vivere all’altezza delle aspettative.
Se i genitori sono molto impegnati nelle loro carriere, il figlio potrebbe sentirsi trascurato o non compreso, portando a sentimenti di solitudine o alienazione. La pressione per avere relazioni di successo può complicare le interazioni sociali dell’adolescente, rendendo difficile costruire relazioni genuine e autentiche. Potrebbe sorgere un senso di colpa se il figlio sceglie di non seguire le orme dei genitori o se decide di perseguire interessi diversi, temendo di deludere le loro aspettative.
Il senso di isolamento e la difficoltà nelle relazioni
L’adolescente può sentirsi obbligato a mantenere una certa immagine sociale o prestigio che riflette il successo dei genitori, portando a comportamenti competitivi o superficiali. Un ambiente molto orientato al risultato può ridurre la tolleranza alla vulnerabilità e all’espressione delle emozioni, creando un’atmosfera in cui è difficile discutere di insicurezze o paure. L’adolescente potrebbe sviluppare una fragilità e dipendenza dalla validazione esterna, sentendo la necessità di approvazione non solo dai genitori ma anche da insegnanti e coetanei.
La ribellione può manifestarsi come una reazione a questa pressione. Un adolescente potrebbe cercare di affermare la propria individualità allontanandosi dai valori e dalle aspettative dei genitori. Questa ribellione potrebbe manifestarsi in vari modi, come: scelte di vita diverse (ad esempio, rifiutare carriere prestigiose o impegnarsi in stili di vita alternativi); comportamenti oppositivi, come contestare l’autorità o prendere decisioni impulsive; sperimentazione di sostanze o altre forme di comportamento a rischio.
In alcuni casi, gli adolescenti possono vedere i loro genitori come concorrenti ed entrare in competizione con loro piuttosto che come figure di supporto. Questo può portare a conflitti in famiglia e a una rottura del legame genitoriale. L’adolescenza è un periodo di ricerca di appartenenza e accettazione. Un adolescente con genitori molto impegnati nella carriera può sentirsi trascurato o incompreso, portandolo a sviluppare sentimenti di isolamento o solitudine. Un adolescente potrebbe sentirsi spinto a cercare continuamente l’approvazione dei genitori, anche a scapito delle proprie necessità e desideri, sviluppando un rischio di bassa autostima.
Suggerimenti per affrontare la ribellione adolescenziale
Essere consapevoli di questi potenziali problemi può aiutare i genitori a fornire un ambiente di supporto e comprensione, permettendo ai loro figli di esplorare la propria identità e di definire il proprio concetto di successo. Evitare giudizi e critiche, e invece orientarsi verso domande che stimolino il confronto e la riflessione. Una comunicazione aperta e onesta, insieme a un riconoscimento delle emozioni e delle esperienze del figlio, può essere fondamentale in questo processo, così come creare un ambiente in cui l’adolescente si sente libero di esprimersi ed esplorare le proprie passioni.
Affrontare una fase di ribellione e devianza da parte di un figlio può essere una sfida significativa per i genitori. Ecco alcuni suggerimenti pratici su come gestire questa situazione: stabilire dei limiti chiari e coerenti può fornire una struttura rassicurante, è importante definire chiaramente quali comportamenti sono accettabili e quali non lo sono; cercare di capire le ragioni alla base del comportamento ribelle. Spesso, la ribellione è un segnale di disagio, insoddisfazione o inconsapevolezza di come affrontare certe situazioni. Incoraggiare il figlio a partecipare ad attività costruttive, come sport, arte o volontariato, può aiutarlo a canalizzare le energie in modo positivo e a costruire nuove amicizie.
Essere un buon modello da seguire. I figli tendono a imitare i comportamenti degli adulti. Mostrare come affrontare le difficoltà con responsabilità e rispetto può influenzarli positivamente. Ricordarsi che queste fasi possono essere temporanee. Creare momenti di connessione familiare può rafforzare i legami e favorire un ambiente positivo e di supporto. Insegnare al figlio a riconoscere e gestire le proprie emozioni può aiutarlo a evitare reazioni impulsive e a sviluppare un senso di responsabilità.
Affrontare la ribellione di un figlio è un compito complesso che richiede impegno, presenza, ma anche responsabilizzazione. È importante ricordare che ogni adolescente è diverso e potrebbe richiedere approcci diversi. Se la situazione sembra sfuggire di mano, è utile coinvolgere uno psicoterapeuta. Un professionista può offrire supporto sia al ragazzo che alla famiglia.
È importante anche comunque non cadere in facili generalizzazioni e specificare che non tutti gli adolescenti con genitori di successo vivranno questi problemi o svilupperanno comportamenti di ribellione.
Tratto da Mio di settembre 2024