Violenza su donne: psicoterapeuta Caponetti, spesso c’è anche quella psicologica, che non si vede

“Vittime di violenza: storie di ordinaria quotidianità”, è il libro di Elisa Caponetti, psicoterapeuta e consulente tecnico e perito del tribunale di Civitavecchia, presentato oggi nell’Aula consiliare di Palazzo Valentini, a Roma. “Aprire un confronto e provare ad aiutare chi vive situazioni di violenza a riconoscerla. Perché spesso si individua solo quella fisica mentre c’è anche quella psicologica, che non si vede”, racconta all’Adnkronos l’autrice. “Dal controllo economico a come ti vesti, alla limitazione delle uscite; dall’isolamento sulla persona all’aumentare il controllo e quindi della dipendenza”, la Caponetti parla di storie di ordinaria violenza di chi sa che “se sei più dipendente, hai più bisogno di me” perché “la violenza è figlia del desiderio di potere e di controllo”. Lo scopo del saggio, “nato durante il lockdown”, ricorda l’autrice, è suscitare qualche forma di consapevolezza “parlando non degli autori ma delle vittime”, donne ma spesso anche uomini. In sala tra gli altri anche Maurizio Politi, consigliere Assemblea Capitolina, che ha riferito di una prossima “delibera per implementare i fondi comunali ‘sul dopo’ la denuncia, in modo da favorire il reinserimento nel tessuto sociale e condurre all’autonomia delle vittime”; l’opinionista televisiva Roberta Beta, ex protagonista del Grande Fratello che denunciò di essere stata vittima di violenza sessuale a 19 anni; Giuseppe Morgante, aggredito e sfregiato con l’acido a Legnano; il direttore dell’Adnkronos Gianmarco Chiocci; il questore di Caltanissetta, Emanuele Ricifari che ha tratteggiato il profilo della “stalker donna, molto più determinata nel modo, più invasiva, subdola, spesso una congiunta”. “Ma c’è ancora un gap culturale delle forze polizia nel ricevere ed individuare uomini vittime di violenza”.
(Rol/Adnkronos)