Studenti: uno su tre fa uso di ansiolitici

Tra i 16enni crescono paura e incertezze. Gli stati d’animo negativi aumentati con la pandemia

Ansiolitici e calmanti per combattere l’ansia: Così uno studente su tre, delle scuole superiori, affronta la sua giovane età. A rac­contare questo disagio psicologico è la ricerca condotta da Bibliolavoro, il centro studi di Cisl Lombardia in occasione del convegno “Io sto be­ne, ok, però a volte…” da cui emerge che il 31,8% dei ragazzi, con un’età media di 16,6 anni, pren­de medicinali per com­battere la scarsa autosti­ma, i problemi familiari e i problemi sentimenta­li. Ben 4 studenti su 10 la­mentano sensazioni d’an­sia in seguito all’esperien­za del Covid, pochi me­no sono quelli che han-no visto peggiorare i rap­porti sociali, le condizio­ni di salute rnentale e la visione del futuro.

«È ormai allarme soffe­renza e la pandemia ha solo dato una vigorosa spinta a un disagio già in essere, rendendolo co­sì più visibile – ha spiega­to la psicologa e psicote­rapeuta Elisa Caponetti – abbiamo assistito impotenti ad una fortissima accelerazione che ci ha condotto al cataclisma che attualmente stiamo vivendo e che ha deter­minato l’emersione di sintomi trasversalmente in tutte le generazioni an­che se il malessere dei
giovani è pero ancor più evidente. Giovani spesso spaventati e smarriti, in­trappolati dal senso di inadeguatezza percepito, dove spesso gli adulti fati­cano a essere presenti e a fornire modelli rassicu­ranti e stabili, mostrando­si altrettanto disorientan­ti e irrequieti».

Per quanto riguarda il lavoro, i ragazzi temono l’incertezza del futuro, per il 46,4%, e il non aver abbastanza tempo per se stessi e per la famiglia, il 44,2%. Lo studio eviden­zia inoltre una diffusa sfi­ducia nelle istituzioni, in particolare nei partiti po­litici, nella Chiesa e nel Governo italiano, invece fiducia nella scuola, che viene vista nel 79,7% dei casi come un’opportuni­tà per un futuro migliore e una miglior posizione economica e sociale. C’è qualcosa però che aiuta i giovani a vivere più sere­ni: i legami stabili e dura­turi come quelli in fami­glia, con gli amici e il partner.

Tratto da Leggo del 7 febbraio 2024

 

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