Il linguaggio del godere

La psicoterapeuta di coppia Elisa Caponetti analizza la storia di Martina e Federico, protagonisti della hot story del mese

Quali sono i fattori mentali ed emotivi che possono bloccare di più nella ricerca del piacere?

Innanzitutto, spieghiamo che per orgasm gap, si intende una disparità nella soddisfazione sessuale e nel raggiungimento dell’orgasmo all’interno della coppia. Partendo da questa definizione, si può ben comprendere come possa essere molto comune, vivere tale condizione. Non sempre, infatti, il livello di appagamento all’interno della coppia, è il medesimo. Tendenzialmente, i dati statistici, ci dicono che gli uomini avrebbero maggior facilità a raggiungere l’orgasmo a differenza di quanto accade nel mondo femminile. Ma per poter avere una vita sessuale soddisfacente e positiva, non bisogna considerare soltanto il numero di orgasmi che si riescono ad avere. La sessualità è qualcosa di estremamente più ricco e complesso. Spesso poi si tende a ritenere il  sesso legato esclusivamente all’atto penetrativo.
Bisogna inoltre comprendere che Il comportamento sessuale, a differenza di quanto accade per gli animali, in cui tutto è contrassegnato esclusivamente dalle pulsioni istintuali e da eventuali cicli biologici, nell’uomo è estremamente più articolato, intervenendo fattori psicologici. Le disfunzioni sessuali possono quindi essere provocate non soltanto da cause organiche, potendo entrare in gioco un gran numero di fattori diversi, tra cui quelli mentali. Si è infatti ormai appurato che ad influire sul funzionamento sessuale possono essere anche gli aspetti emotivi e cognitivi e non soltanto quelli comportamentali e biologici.

Bisogna infatti tenere presente che i fenomeni fisiologici innescati in risposta ad uno stato di eccitazione sessuale per potersi attivare in modo adeguato, necessitano di uno stato di serenità e quiete della persona. Per poter vivere l’atto sessuale in modo appagante, occorre riuscire a lasciarsi andare alle pulsioni, vivendo appieno l’esperienza erotica e lasciando emergere la parte emozionale, senza agire razionalità e controllo.

Pertanto i principali fattori mentali ed emotivi che possono agire da blocco nella ricerca del piacere, sono legati sicuramente a situazioni di ansia e stress, ma anche a problematiche psichiche di vario genere.
Possono quindi incidere negativamente sull’appagamento sessuale gli stati emotivi negativi. L’ansia, la depressione, il senso di colpa o anche le proprie insicurezze o le piccole e grandi tensioni legate ad una poca comunicazioni con il proprio compagno.

Si possono superare i problemi legati al poco dialogo? In che modo?

Assolutamente sì e Martina e Federico ne sono un chiaro esempio. Una difficoltà o un problema riguardante la sfera sessuale, può ripercuotersi sul benessere personale e relazionale e viceversa. Per evitare che ciò possa accadere, occorre prendersi cura costantemente della relazione con il proprio partner, curandone tutti gli aspetti compreso quello comunicativo. Fingere un finto orgasmo o una finta soddisfazione non serve assolutamente a niente. Occorre riuscire a parlarne serenamente, senza vergognarsi delle proprie difficoltà o insoddisfazioni. A volte ci si può allontanare giorno dopo giorno sempre più e senza averne reale consapevolezza. Può accadere come per Martina e Federico che la perdita del lavoro o un altro evento critico, determini una chiusura in se stessi ed un disinvestimento nella relazione di coppia. Non occorre mai trascurare alcun segnale anche se l’evento riguarda la sfera personale. Per poter superare tutto ciò può essere estremamente utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta.

In base alla sua esperienza clinica, molte donne sono ancora portate a dare priorità al piacere del partner rispetto al proprio? Occorrerebbe intervenire, secondo lei, anche sul fronte di una corretta educazione sessuale?

Assolutamente sì. Una buona educazione affettiva e sessuale è estremamente utile. Si parla da anni di parità dei sessi ma poi in realtà purtroppo esistono ancora notevoli pregiudizi che rendono difficile abbattere alcuni retaggi culturali.

Certi blocchi potrebbero essere spia di un disagio maggiore, individuale, al di là della coppia? Prendendo spunto dal consiglio dell’amica: quando e come possiamo capire che è il caso di rivolgerci a un professionista?

Certamente sì. La soddisfazione sessuale è parte integrante del benessere globale dell’individuo, coinvolgendo non soltanto la sfera fisica ma anche quella emotiva e psicologica ed assolve un ruolo rilevante nella vita. Come abbiamo visto con i protagonisti di questa storia, un disagio o un problema individuale, può certamente incidere sulla sfera sessuale. Un blocco nella sessualità può rappresentare un malessere sia nella coppia che nel singolo individuo ed i fattori che ne impediscono un pieno appagamento possono essere davvero molteplici pertanto è consigliabile rivolgersi ad un professionista al primo sentore di insoddisfazione senza attendere che la situazione precipiti.

Tratto da Lei Style ottobre 2021

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