Il 70% dei giovani evita le chiamate telefoniche a causa dell’ansia

“Quando il cellulare squilla, non sono mai buone notizie”

Per molti giovani, il suono del telefono che squilla è diventato sinonimo di cattive notizie o momenti di ansia. Secondo uno studio del Times commissionato da Buffalo Trace Distillery, il 70% dei giovani adulti tra i 18 ei 34 anni preferisce evitare le conversazioni telefoniche, con il 31% che ammette di provare attacchi di panico quando il telefono suona, specialmente se la chiamata proviene da un numero sconosciuto. Questo timore crescente ha portato quasi il 40% degli intervistati a essere meno propensi a rispondere a chiamate inaspettate rispetto a cinque anni fa, spingendo molti a preferire un messaggio di testo come avviso preliminare.

Secondo la psicologa e psicoterapeuta Elisa Caponetti, l’aumento delle ansie e degli attacchi di panico è dovuto alla costante connettività e alla mancanza di privacy che le telefonate possono implicare. “Il messaggio di testo offre vantaggi in termini di gestione del tempo e della risposta, consentendo alle persone di controllare meglio la loro disponibilità e ridurre lo stress”, spiega Caponetti.

Molti intervistati hanno ammesso di sentirsi sopraffatti dall’ansia sociale quando ricevono chiamate, bloccandosi fino a quando la notifica sullo schermo non scompare. Inoltre, le telefonate indesiderate, come quelle pubblicitarie o truffaldine, contribuiscono a rendere il telefono uno strumento meno gradito. Per la Generazione Z, in particolare, le chiamate vocali sono considerate obsolete e riservate ai “vecchi”, con il 12% degli intervistati che afferma di non ricevere una chiamata da più di una settimana.

Per il 26% dei giovani adulti, i social media sono diventati il principale mezzo di comunicazione, e l’appello “just text me” (scrivimi semplicemente) sta guadagnando terreno, specialmente su piattaforme come TikTok. Nonostante ciò, le probabilità di ottenere una risposta aumentano se le chiamate arrivano nel pomeriggio, dimostrando che, nonostante il crescente spostamento verso la comunicazione online, i momenti di connessione tangibili rimangono irrinunciabili. Secondo Andrew Duncan, direttore di Buffalo Trace Distillery, “non c’è nulla che possa sostituire i momenti tangibili di connessione con gli altri”.